Palermo, una città dalle mille contraddizioni, calda e genuina ma nello stesso istante vessata e martoriata.
La sua eterna bellezza rappresenta anche la sua prigione, perché eternamente immutabile.
Stretta nella morsa delle logiche gattopardiane del tutto deve cambiare per non cambiare mai niente, è perennemente in attesa che possa accadere quell'evento che dia il via al rinnovamento.
A pensarci bene, non servono chissà quali rivoluzioni o stravolgimenti, chissà quali lotte o cambiamenti.