Impellente è il bisogno di denunciare l'ennesimo torto subito da chi, della scrittura, fa un collante nella propria vita.
Quando si darà dignità alla professionalità di chi, a torto o ragione scrive e in-forma, spesso passando notti insonni, aspettando la giusta ispirazione per mettere insieme il giusto mix di parole?
Stiamo parlando della dignità dell'uomo oltre che del giornalista/scrittore, il quale imprigionato dalle logiche di mercato, deve accontentarsi e talvolta elemosinare compensi irrisori, ridicoli e umilianti.
E' auspicabile che la coscienza collettiva si prodighi affinché le Istituzioni politiche con la I maiuscola, intervengano e rendano effettiva la Legge sull'equo compenso per chi, purtroppo, non è ancora tutelato perché figlio di un Dio minore.
L'informazione, al di là della faziosità con la quale può essere condita, deve essere salvaguardata come una delle più alte modalità di accesso alla democrazia che il popolo sovrano possa esprimere.
Il diritto ad essere informati è nello stesso istante un dovere che tutti gli addetti ai lavori devono garantire.
La speranza che l'anno che verrà porti in dote una più equa retribuzione per chi crede ancora nella scrittura come necessità è uno stimolo in più a continuare.
L'augurio più grande che posso fare alla moltitudine di Precari, Collaboratori Co.co.pro. e Freelance dell'informazione è quello auspicato da più parti: un giusto compenso per l'impegno profuso in ciò che si scrive.
Non lasciamo prevalere lo sconforto e l'oscurantismo che grava sulle nostre teste.
Resto fiducioso in tempi migliori.
Un commento per augurare un buon inizio a questo blog nato da poco. Io studio per diventare insegnante, scrivere è la mia più grande passione. Sono attualmente anche una Co.co.pro presso un giornale, ma lavoro saltuariamente.
RispondiEliminaIn bocca al lupo al tuo blog.
Ti ringrazio per la gentilezza e ti faccio i miei più sinceri auguri per le tue attività.
EliminaSo bene cosa vuol dire il precariato e quindi ti capisco.
La scrittura però aiuta, anche soltanto per il semplice piacere di tradurre in lettere il proprio pensiero.
A presto Romina.