È notizia dell'ultima ora che Andrew Sullivan, firma storica del Newsweek, ha abbattuto il tabù del Blog a pagamento. Avete capito bene! Da adesso, non solo si potrà parlare in termini di abbonamento per i giornali on line, ma anche per la consultazione dei Blogs.
La notizia è di quelle che allettano, visto la crescente domanda in merito.
Per la modica cifra di 19,99 dollari, Sullivan si è garantito un introito pari a 400.000 dollari, l'equivalente di 2000 abbonamenti in soli 2 giorni. Un vero e proprio colpo da biliardo, non c'è che dire. Una strabiliante mossa di marketing che, non c'è dubbio, avrà tanti emulatori.
Ma siamo sicuri che questa è la direzione da seguire?
La strada maestra da imboccare per la circolazione e condivisione delle idee e delle informazioni?
La strada maestra da imboccare per la circolazione e condivisione delle idee e delle informazioni?
Non si sta perdendo lo spirito guida che ha animato la creazione di nuove e dinamiche modalità per la diffusione delle informazioni?
Fortunatamente, se ora e adesso esprimo il mio dissenso nei confronti dei Blogs a pagamento, è perché esistono canali gratuiti dai quali "postare" il proprio pensiero, la propria idea. Ma ancora per quanto? Siamo sicuri che, in nome del Dio denaro, non sarà stravolta l'originaria filosofia dei Blogs a favore della monetizzazione del sapere?
Purtroppo, a me sembra di vedere un film già visto, di sentire una storia già sentita: appena si fiuta l'odore dei soldi, si oltrepassano tutte le inibitorie riluttanze morali.
Ciò che però mi lascia basito è che in solo 2 giorni, ci siano stati 2000 individui disposti a pagare per sapere, a pagare per consultare qualcosa che prima era completamente gratuito.
L'amarezza della vicenda è senz'altro addolcita dalla consapevolezza che, per tanti quanti seguiranno il branco, la corrente predominante, ne esisteranno altrettanti non disposti a barattare i propri principi in nome dell'omologazione, della generalizzazione.
Con questo spirito, resto fiducioso in tempi migliori.
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