La vita del creatore della Apple e dei Pixar Animation Studios rivivrà al cinema. Kutcher nel ruolo del protagonista. Uscita attesa per la prossima primavera.
A poco più di un anno dalla scomparsa, ecco che Hollywood rende omaggio a Steve Jobs, l’uomo, l’imprenditore e visionario che ha rivoluzionato lo stile di vita delle ultime generazioni. Nel Bene o nel Male è inevitabile il contributo che Jobs ha prodotto in termini di scoperte avveniristiche che hanno cambiato il corso della storia. L’arduo compito di interpretare il compianto inventore è stato affidato a Ashton Kutcher, 34 anni ed ex marito di Demi Moore.
Il film è stato presentato al Sundance Film Festival, nel quale Kutcher rivela: “E’ stato fantastico impersonare Steve Jobs”. Il giovane attore non ha nascosto la sua iniziale paura nell’interpretare un uomo ormai avvolto dall’aurea del mito, della leggenda. Per cimentarsi con il difficile ruolo assegnato, Kutcher e anche finito in ospedale per l’eccessiva dieta al quale si è sottoposto. Specie nell’ultima parte della sua vita, Jobs, malato terminale di Cancro, ha subito un deperimento irreversibile.
Il perfezionismo che Jobs metteva sul lavoro è stato da spunto per Kutcher, il quale con un maniacale studio del soggetto, ne ha carpito la gestualità, la camminata e il modo di presentarsi. Stando alle dichiarazioni degli addetti ai lavori, è già in preparazione il secondo film. Hollywood, celebra il carisma e la genialità dell’inventore della Apple, la multinazionale che tra gli altri ha prodotto successi come l’iphone, l’ipod, l’ipad, il macbook. Entrata nell’orbita dei prodotti di tendenza, ogni nuova uscita del colosso americano è stata preceduta da scene di entusiasmo generale. Croce è delizia dei nostri tempi, Steve Jobs è figlio di quel capitalismo frenetico che del fatturato fa il proprio codice etico.
Applaudita e apprezzata, la pellicola sul padre dello stile di vita “Stay Hungry, Stay Foolish”, non è solo una celebrazione del genio. Ai toni chiari della sua vita si affiancano quelli più opachi e ambigui, contraltare di un uomo tra gli uomini, con i suoi pregi e difetti. Le incomprensioni con il cofondatore della Apple, Steve Wozniak, gli aspetti che lo hanno portato ad abbandonare la sua creatura negli anni ’80, la scoperta della malattia e della vulnerabilità umana. Come lo stesso Wozniak afferma, il film è per certi versi romanzato, alcuni dialoghi sono del tutto inventati: “Non abbiamo mai avuto quell’interazione e quei ruoli… le personalità sono completamente sbagliate, anche se la mia è quella più simile”. L’intento del film, però, non è ricreare puntualmente la biografia di Jobs, ma piuttosto sottolinearne la sua normalità contornata dalla grandezza, da chi è lungimirante e visionario. “Stay Hungry, Stay Foolish” recita il suo indimenticabile discorso ai laureandi della Stanford University. Questo è il suo lascito per le nuove generazioni, insieme a una quantità di successo difficilmente eguagliabile.
L’uscita dell’atteso film sulla vita di uno dei personaggi chiave dell’ultimo secolo è prevista per il 19 Aprile del 2013; non ci resta che aspettare e valutare.
Dario Cataldo
Articolo pubblicato su:
http://www.globusmagazine.it/un-film-su-steve-jobs-presentato-al-sundance-film-festival/#.UQf84r92SgB
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