venerdì 11 gennaio 2013

In questo mondo di ladri


Eccoci qua, al via di una nuova campagna elettorale – l’ennesima – dai toni accesi e contorti. Sembra di vedere lo stesso identico film si sempre, il solito gioco delle parti per irretire ancora una volta gli italiani. La ricetta è sempre la stessa: creare un alter ego negativo al quale contrapporsi come unica soluzione possibile. Ma quale soluzione? Quale cambiamento?
Il forte astensionismo registrato alle precedenti elezioni regionali è sentore che gli italiani non hanno più la voglia ne la forza di lasciarsi ingannare. Non possiamo più permetterci di orbitare in una condizione di perenne inattività dinanzi a questa classe politica. Cambiano i governi ma i propositi sono gli stessi: restare aggrappati con i denti alle poltrone del potere, agli stipendi dorati e tutti i benefici che seguono. Certo, l’impegno c’è e si vede; velare le reali finalità attraverso il finto buonismo e interesse verso il popolo che fa la fame è pregevole. Ho però l’impressione che questa volta soffi un vento nuovo, un vento di cambiamento, per il quale non basteranno le semplici promesse elettorali per smorzarlo.
Le chiacchiere da salotto non bastano più, bisogna portare i fatti, testimonianze concrete, come il rifiuto da parte dei parlamentari siciliani del Movimento 5 stelle al 70% del loro stipendio.
Questo scherzo farà risparmiare alle casse regionali ben 120 mila euro che, moltiplicato per i prossimi 5 anni, potrebbe arrivare alla modica cifra di 6,5 milioni di euro risparmiati. Poco male direi! Perché la restante parte del parlamento non segue la linea di questi pionieri? Fosse che con 2.500 euro al mese non si vive con decoro? Provatelo a dire alle migliaia e migliaia di persone che stentano a campare con 400 euro al mese, senza la prospettiva di un futuro da progettare.
In tempi di vacche magre, se tutta la Casta politica percorresse la strada tracciata dai parlamentari del Movimento 5 Stelle, forse potremmo investire maggiormente nel futuro, a cominciare dalle piccole e medie imprese che oggi sono in ginocchio, dai giovani che non possono permettersi di costruire una famiglia, dai pensionati, isolati e depredati del riposo dopo la fatica.
Ovviamente, in un mondo perfetto, tutto ciò potrebbe realizzarsi. Sono conscio però di vivere in un mondo diverso, dove i giochi di potere e l’arrivismo esasperato sono la linfa vitale dell’economia.
Con le ultime scellerate manovre politiche abbiamo sfiorato la recessione. Per favore, non toglieteci anche la speranza.


                                                                                                                                                           D.C.


(Immagine tratta dal sito http://www.topolino.it)



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